Hai mai sentito il “peso” di un corpo che sembra tradirti giorno dopo giorno?
Immagina di affrontare ogni risveglio con il timore di dimenticare le cose, di non poter trattenere la pipi o di sentirti costantemente esausto.
Questa è la storia di Clara (64 anni), ma potrebbe essere anche la tua o quella di qualcuno che conosci.
Motivo per cui continuando a leggere questo articolo, scoprirai come affrontare questi problemi e come, con le giuste informazioni e l’aiuto, è possibile ritrovare libertà e benessere.
Anche perché, questa storia potrebbe essere la chiave che cercavi da tempo per te, o per una persona a cui tieni.

Clara, come molte altre donne, ha perso nel tempo la fiducia nella medicina.
Vuoi perché, quando ha avuto mal di schiena le prime volte i professionisti a cui si è rivolta hanno fatto finta di ascoltarla considerandola solo un numero.
Vuoi perché la sua pancia si gonfiava come una mongolfiera e nessuno è stato in grado di dirle cosa aveva.
Vuoi perché ad un certo punto non solo non riusciva più a trattenere la pipi, il che la costringeva a pianificare le sue uscite in base alla disponibilità di bagni e persino a considerare l’uso di pannoloni…
…ma anche perché dimenticava le cose da un momento all’altro con una perdita di memoria a breve termine quando era sotto stress.
E tutto ciò le causava stanchezza e smarrimento.
Quindi, nonostante avesse chiesto più e più volte aiuto a Medici e specialisti, ogni volta veniva considerata come una fra i tanti e nessuno riusciva a darle una soluzione.
Come se si stesse inventando i sintomi che viveva ormai quotidianamente.
Dunque, a partire da questo insieme di episodi, ha smesso di chiedere aiuto alla Medicina.
E inevitabilmente, come tutte quelle circostanze in cui non si fa nulla, giorno dopo giorno e un po’ per volta la situazione peggiorava e degenerava.
Pensa, che Clara era arrivata al punto da non poter più svolgere le attività quotidiane come:
- accovacciarsi per prendere le misure e cucire (è una sarta);
- salire e scendere le scale;
- aiutare una delle sue due figlie con i nipoti e persino svolgere le faccende domestiche.
Ma c’è di più.
Perché il gonfiore addominale influiva anche sul suo stato d’animo, sulla sua autostima e sulla scelta dei vestiti.
E i problemi di memoria e la sopraggiunta stanchezza sia fisica che emotiva la rendevano meno energica e vitale.
Quindi cosa succedeva?
Il fatto di aver timore di non poter più svolgere le sue attività, di non poter aiutare la famiglia e di dover dipendere sempre più dagli altri l’ha imprigionata in un circolo vizioso.
Quale?
Usciva sempre meno con il marito.
E quando lo faceva, optava per luoghi in cui i servizi, il gabinetto per intenderci, era a portata di mano.
D’altronde, nel corso della sua vita, Clara ha subito ben 5 interventi chirurgici, tra cui:
- la rimozione di due polipi al colon;
- due safenectomie (rimozione delle vene safene) su entrambe le gambe;
- un cerchiaggio all’utero;
- la rimozione dell’appendice e delle tonsille.
Tuttavia, i sintomi che manifestava erano dovuti in parte alla sua modalità di “sopravvivenza”, in cui viveva in uno stato di tensione costante, e in parte alla sua inconsapevolezza di alcuni comportamenti non efficaci per il mantenimento della sua salute.
Infatti, l’anteporre costantemente il bene altrui al suo, il lavorare tantissimo pur di fornire ai suoi clienti la migliore esperienza possibile nel lungo periodo erano diventati un modus operandi.
A tal punto che il suo corpo le stava dicendo in tutti i modi possibili che le cose dovevano cambiare.
E, che tu ci creda o meno, il manifestarsi di questa sintomatologia non è stata colpa di Clara.
Bensi del contesto in cui è cresciuta.
Infatti, se da bambino ti hanno fatto sentire spesso in colpa, proprio quando in modo sano ti stavi prendendo dei meriti che ti toccavano, potresti essere diventato un adulto che mette sempre gli altri al centro.
Forse è accaduto a causa di un parente o un conoscente che magari lo ha fatto in buona fede.
O a cui a suo tempo avevano fatto pesare anche a lui il prendersi qualche merito.
O ancora, avevate sentito entrambe e a sfinimento il detto:
“Chi si loda si imbroda”.
E se in quell’istante o eri in un momento di “debolezza” emotiva o in uno di subordinazione o hai ascoltato, come ti dicevo prima, quella frase o una simile così tante volte che alla fine ci hai creduto.
Così da quell’istante e fino a diventare un adulto non hai fatto altro che ripetere quel loop ancora e ancora.
O probabilmente sei entrato o entrata in relazione con persone eccessivamente bisognose. O davvero tanto danneggiate per poterti dare qualcosa indietro. O in cui si ripetevano dinamiche simili.
Ragion per cui ancora oggi temi che, se non soddisfi i desideri delle persone a cui tieni, questi si vendicheranno, si arrabbieranno o ti respingeranno.
E forse sei preoccupato o preoccupata nel chiedere che vengano rispettati i tuoi diritti, cercando di piacere agli altri e la loro approvazione in modo insalubre.
Così dai molto di più di quello che ti torna indietro.
Ora e se ti riconosci in queste parole, probabilmente hai una profonda empatia per il dolore altrui e tendi a prenderti cura degli altri, spesso mettendoti in secondo piano.”
Questo ti fa certamente sentire una brava persona perché pensi più agli altri che a te stesso.
Ed effettivamente non c’è nulla di male quando questo accade in modo salutare.
Tuttavia, sono solo alcuni i comportamenti eccessivi che ti danneggiano e ti mantengono in tensione e come dicevo prima non dipendono da te.
Ma si sono ripetuti talmente tante volte nel tempo solo perché volevi soddisfare un bisogno e credevi che quella modalità fosse la migliore e l’unica per riuscirci.
Ora.
Se ti riconosci in questa storia, sappi che non sei solo e che non sei condannato a vivere per sempre con questi problemi.
La storia di Clara ci mostra che, nonostante le sfide, è possibile trovare una via d’uscita.
La chiave sta nell’ascoltare il proprio corpo, cercare il giusto supporto e non permettere al passato o alle circostanze esterne di definire il nostro futuro.
Dopotutto, non è mai troppo tardi per prendersi cura di sé e cercare una vita migliore.
E ricorda, mettersi al primo posto non significa essere egoisti; significa avere la forza e l’energia per prendersi cura anche degli altri.
Non aspettare un altro giorno, inizia il tuo percorso verso la tua migliore Salute di corpo e mente possibile oggi.
Scrivi una mail a info@andreabertino.eu per una consulenza con #aschienadritta il primo sistema in Italia davvero e integralmente rivolto alla Salute di corpo e mente.
Oppure se vuoi vedere il video completo su questa storia, la trovi sul mio canale YouTube: “Le ho provate tutte” cliccando qui ↓
Leggi qui sotto ↓ la lettera (testimonianza) di Clara a fine percorso ↓
Scrivi ora, una mail a info@andreabertino.eu per una consulenza o per informazioni sul sistema #aschienadritta il primo in Italia davvero e integralmente rivolto alla Salute di corpo e mente.