Sono più o meno lontani e rari i tempi in cui la tua cervicale era sinuosa come il collo di una giraffa ed in grado di muoversi come un toro imbizzarrito di fronte a un telo rosso.
Talmente rari oggigiorno, che è come vedere una GIRAFFA BIANCA!
Una Giraffa Bianca?
Proprio cosi, esiste e si chiama OMO.
Oggi voglio raccontarti la storia, di OMO LA PRIMA GIRAFFA BIANCA.
Le giraffe sono molto pacifiche e affettuose, oltre ad essere delicate nei movimenti.
A volte delicatissime.
Oggi prima di entrare nel merito della discussione, voglio parlarti di una giraffa molto speciale, Omo, una giraffa bianca che non è albina.
Omo, una giraffa albina?
Omo è stata vista per la prima volta da alcuni ricercatori in Tanzania, precisamente nel Parco Nazionale di Tarangire.
Tutti pensarono di aver fatto una scoperta unica: una giraffa albina.

Erano del tutto convinti di questo, e la osservarono per qualche giorno, per vedere se si comportava in maniera diversa dalle altre giraffe.
OMO è solo una piccola giraffa che è nata di questo colore: biancastro. La cresta che gli ricade sul collo è di un intenso colore rosso fuoco, però è tanto bella, o perfino più bella, come quella di qualsiasi altra giraffa che possiate vedere.
Omo, è una giraffa bianca unica.
Magari ti ricorda i rari momenti in cui oggi la tua cervicale è felice.
Comunque, andiamo a noi.
Il dolore cervicale è incredibilmente invalidante oggigiorno e molto frequente.
La statistica personale relativa a coloro che chiedono il mio aiuto, in tal senso, mette il tratto cervicale al primo posto, vincendo anche se di poco il mal di schiena e i dolori alle ginocchia.
E’ invalidante perché determina una sensazione di rigidità tale da influenzare non solo la possibilità di movimento del collo nello spazio, ma spesso in fase acuta, ti senti come un nuovo supereroe. E a tal proposito l’idea potrebbe essere quella di contattare la Marvel.
Un misto interessante tra la COSA o UOMO ROCCIA dei Fantastici 4 e Robocop.
Scherzi a parte, numerose sono le persone che avendo sperimentato un blocco di questo tipo non riescono a fare retromarcia, per girarsi devono usare tutto il corpo e la condizione umorale, energetica e di prontezza di riflessi è paragonabile a quella di un elefante morto.
Spesso si associa a formicolii di vario genere e a mal di testa, anche questi fattori non trascurabili in quanto per alcuni è necessario chiudersi al buio in una stanza, altri invece vivono i sintomi di nausea e vomito che non sono affatto piacevoli.
Proprio come le cozze con la marmellata. BLEAAAHHH
Se hai figli piccoli prenderli in braccio, nonostante il desiderio più profondo, l’amore e la forza di volontà, è diventata un utopia e di fronte a sintomatologia del genere i più diventano impotenti come Davide contro Golia.
Se invece figli non ne hai e sei una persona a cui piace la mondanità in situazioni fortemente acute rimanere chiusi in casa nella propria camera e al buio è una delle poche soluzioni possibili.
Questo comporta i tuoi commenti personali ai quali si aggiungono quelli dei tuoi “cari” amici: “Giovane fuori, vecchio/a dentro”. Talvolta il disturbo è cosi invalidante che non ti permette di andare a lavoro (se lo hai) e a meno che tu non abbia un posto fisso (oggi è diventato impossibile chiedere di rimanere a casa anche nel pubblico) e lavori come me a partita iva.
Ergo, hai poche alternative. E rimanere a casa, anche se vorresti è quasi sicuramente da escludere a priori. Per non parlare di quando finalmente inizi a stare bene e hai programmato l’uscita del secolo con la tua lei o il tuo lui e un bel blocco in acuto torna come il posto di blocco dei carabinieri alle 6 di mattina l’1 gennaio 2020 dopo il super cenone, giusto per iniziare bene l’anno (è una battuta).
E poi c’è tuo nonno che con oltre 40 anni in più di te sembra la nuova versione di Taz Mania.
Probabilmente, hai provato di tutto spendendo fior fior di quattrini in pomate, anti infiammatori, decontratturanti, giorni di assenza da lavoro, mancate serate/mancato divertimento, terapie di ogni genere e grado, come per esempio “CERVICALE LIQUIDA IN 5 MOSSE, da un film di Dario Argento” ecc ecc…
E poi non può mancare lui, il tuo istruttore in palestra che ti ha detto: “Ci penso io, facciamo un po’ di stretching, tanto con il mio corso di 4 weekend sono diventato: nutrizionista, avvocato, medico chirurgo, angioplastico, psicologo, chirurgo plastico esperto in mastoplastica additiva e riduttiva, terapista della riabilitazione, proctologo e ministro degli interni. Che chiaramente con le sue indicazioni ti ha permesso di risolvere. Vero?
Ma a parte il discorso economico, quanto ti è costato tutto ciò in termini di qualità di Vita? Di stress? Quanto è importante abbracciare e/o prenderti cura di tuo figlio e/o di tuo nipote?
Pensi che qualcuno potrà restituirti lo stress di dover vivere la tua vita quotidiana con il freno a mano inserito?
Magari preferisci rimanere cosi o ti sei rassegnata/o.
Può essere una scelta.
Magari è la tua.
Quella più giusta.
Quello che però non ti hanno detto è che quando hai dei sintomi cervicali molto spesso la causa è da tutt’altra parte.
Talvolta lontano, molto lontano!
E’ comodo farti fare 100 sedute di stretching e/o 50 tipologie di terapia differenti. Tanto paghi tu, sia economicamente che emotivamente. Conosco persone che come te è da oltre 10 anni che continuano a voler risolvere questo problema portandoselo ancora dietro, nonostante abbiamo ormai una seconda residenza nei centri di diagnostica per immagine e hanno fatto cosi tante indagini diagnostiche che hanno tracce di corpo nelle radiazioni.

Il rachide cervicale è influenzato dal nostro muscolo respiratorio per eccellenza, il diaframma per via di connessioni dirette, nervose e anatomiche e questo è solo un aspetto. La zona del collo è quella che è maggiormente predisposta ad assorbire lo stress quotidiano. La colonna cervicale può essere influenzata dalla mobilità e motilità dei visceri sottodiaframmatici (quali stomaco e fegato per fare un esempio) escludendo cause mediche. Ci sono decine e decine e centinaia di muscoli che arrivano al tratto cervicale e alcuni originano dall’osso sacro. Ci sono milioni di concause che posso ancora citare e la domanda che voglio porti è la seguente.
Per quante volte ancora, continueresti a sbattere la testa al muro quando ti rendi conto che non è la soluzione migliore per attraversarlo e trovarti dalla parte opposta?
Per quanto tempo ancora vuoi curare un sintomo piuttosto che comprendere la causa attraverso un metodo scientifico?
Per sapere il motivo che causa i rumori che produce la tua auto è necessario aprire il cofano e lo stesso vale per la tua Salute di corpo e mente e il tuo benessere psicofisico.
Lo sapevi che i dolori cervicali possono essere strettamente dipendenti a fenomeni di “ancoraggio” a emozioni che hai inconsapevolmente prodotto?
E’ come l’inquinamento atmosferico dovuto al 5g, non perché non lo vediamo non esiste.
Ora le cose sono due, puoi continuare a sbattere la testa contro il muro o convivere con questa situazione o risolverla scientificamente e con metodo nel modo più veloce e facile possibile oppure essere finalmente indirizzato/a da chi può aiutarti.
Sono veramente rarissimi, come una giraffa bianca, i casi in cui non è possibile fare nulla.
Perché ti scrivo?
Perché è possibile fare qualcosa e sicuramente non è continuare a sbattere, inutilmente la testa contro il muro, ne tanto meno svitare la lampadina della spia del cruscotto della tua macchina per non vedere il sintomo.
Per oggi è tutto
Viva l’indeeerneeett
N.B. Se vuoi ricevere gratuitamente 3 video per iniziare a migliorare la funzionalità del tuo diaframma, commenta sotto questo articolo.
Andrea
Parole sante….vissute sulla mia pelle…e devo dire che da quando vengo a fare le tue lezioni…sto benone